Deborah & Maurizio
08 settembre 2012
Sono passati 4458 giorni dal nostro matrimonio

Curiosità

Something Old, Something New, Something Borrowed, Something Blue ...
Secondo la tradizione, derivante da un detto inglese, ogni sposa dovrebbe indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di azzurro e dovrebbe tenere una moneta da sei pence nella scarpa. 
L'oggetto nuovo (ad. es. qualche capo di biancheria intima) e quello vecchio (ad. es. un bel fazzoletto ricamato) simboleggiano il passaggio dalla fanciullezza alla nuova condizione di sposa. 
Chiedere in prestito qualcosa (un accessorio) significa far partecipare strettamente alla cerimonia una persona cara; l'oggetto blu (una giarrettiera arricchita con un fiocchettino blu) ricorda l'uso ebraico di ornare le spose con un nastro di questo colore, segno di purezza, amore e fedeltà.
La moneta da sei pence dovrebbe assicurare la ricchezza: in Italia, vista la difficoltà di procurarsene una, questa voce dell'elenco è stata sostituita da "qualcosa di regalato". 

Una novità è invece rappresentata dall'uso nostrano di indossare un capo di biancheria rosso sotto il bianco dell'abito: si tratta di una tradizione riportata dal Capodanno, per simboleggiare un gaio augurio di gioiosa trasgressionIl numero dei confetti nelle bomboniere e nei sacchettini dovrebbero essere sempre dispari  5 cioè numeri indivisibili come il matrimonio dovrebbe essere.

 

 

 

 

 

... Un po' di curiosità, superstizioni e tradizioni a proposito del matrimonio!

 

I 5 CONFETTI Il numero dei confetti nelle bomboniere e nei sacchettini dovrebbero essere sempre dispari, solitamente 5, cioè numeri indivisibili come il matrimonio. Il confetto dovrebbe essere considerato speciale come l'evento, perciò morbido, con un gusto  pieno, preferibilmente usando la mandorla intera. Sono le qualità che non dovrebbero mancare nella vita degli sposi: SALUTE, RICCHEZZA, FELICITA', FERTILITA' E SPIRITUALITA'.

LE FEDI L'anello matrimoniale, usato generalmente negli sposalizi cristiani fin dal secolo IX, risale in realtà agli antichi Egizi e veniva posto all'anulare della sposa perché si riteneva che per quel dito passasse una vena che andava direttamente al cuore. L'anello fatto d'oro, il più resistente dei metalli, conferisce a chi lo porta le doti di una perfetta e durevole unione. Di qui, appunto, nasce la superstizione che la rottura delle fedi preannunci disastri.  .

LUNA DI MIELE - L'ormai consueta espressione che indica il viaggio di nozze ha radici controverse. Una parte di studiosi dell'etimologia attribuisce l'origine al norvegese antico "hjunottsmanathr", un rituale tutt'altro che romantico diffuso in tutto il Nord Europa che comportava il rapimento della sposa: due soluzioni, o la donna concepiva un figlio "guadagnandosi" la libertà, o la famiglia di provenienza rinunciava a cercarla. In quest'ottica la luna di miele sarebbe coincisa con il periodo in cui la coppia rimaneva nascosta in attesa del concepimento. Un'altra parte di studiosi attribuisce invece alle lingue germaniche l'etimologia della "luna di miele", identificando il primo mese successivo alle nozze in cui era usanze comune che gli sposi bevessero, in via propiziatoria, grandi quantità di idromele, bevanda a base di miele.

LANCIO DEL BOUQUET - Anche se oggi un Bouquet è composto da ogni tipo di fiore, dovrebbe esserci almeno un fiore di arancio da sempre legato alla sposa. Secondo il linguaggi floreale in vigore dal 600, il fiore d'arancio significa richiesta di matrimonio. Il lancio del bouquet da parte della sposa dopo la cerimonia alle amiche, per colei che riesce ad afferralo rappresenta un l'augurio che possa ricevere presto una proposta di matrimonio.

LANCIO DEL RISO - Il tradizionale lancio del riso o coriandoli sul corteo nuziale, nasce da un vecchio rito greco secondo il quale, per propiziare la fertilità, si facevano piovere sulla coppia dei dolci. Il gesto aveva anche lo scopo di augurare loro prosperità. In Indonesia, invece, il lancio del riso serviva a trattenere l'anima dello sposo che altrimenti, subito dopo il rito, sarebbe fuggita via senza mai fare ritorno.

 

LA SPOSA - Il velo della sposa fu introdotto dagli antichi romani per proteggere la giovane donna dal "malocchio" di un corteggiatore deluso. Un velo vecchio è considerato più fortunato di uno nuovo; è particolarmente vero se è preso in prestito da una donna felicemente sposata. Dicono che la felicità ed/o la fertilità dell'altra donna passa insieme al velo alla nuova sposa.

E' considerato sfortunato se la sposa stessa realizza il suo vestito ed è considerato sfortunato provare il tutto (vestito, le scarpe ecc.) prima del matrimonio, o di guardarsi completamente vestita da sposa in uno specchio lungo. Volendo, la sposa potrebbe, per evitare questo, non mettere uno dei guanti o le scarpe mentre si guarda nello specchio...

La processione matrimoniale è anche molto importante. La sposa deve uscire da casa sua mettendo davanti per prima il piede destro. E' considerato fortunato se il sole splende, o se la sposa vede un arcobaleno sulla strada per il matrimonio.

Infine..."Sposa bagnata, sposa fortunata.."! Nella nostra cultura la pioggia è di buon augurio, ma al contrario in alcuni popoli è considerata segno di sfortuna.

 

LO SPOSO Lo sposo che è uscito di casa per recarsi in chiesa, per nessun motivo deve tornare sui propri passi: ecco perché è bene che in questi frenetici momenti sia seguito passo passo da un amico o da un testimone.

E' lo sposo che deve iniziare il fatidico primo taglio della torta nuziale, a seguire lo completerà la sposa appoggiando la propria mano su quella dello sposo. La prima fetta spetta al novello marito e viene servita dalla moglie come promessa di eterna vita insieme.  

Il gesto dello sposo di offrire alla sposa, al termine del rito, una spiga di grano ha un preciso significato. La terra e la donna sono infatti unite da una fortissima analogia: come la terra arata germoglia dopo aver ricevuto i chicchi di grano, così alla donna viene affidato con il matrimonio il grande compito di perpetuare la vita.

 

 

LA SCELTA DELLA DATA

Per i più superstiziosi ci sono alcuni accorgimenti nella scelta della data in cui convolare a nozze, a partire dal giorno della settimana
una tradizione indica che il lunedì reca buona salute, dato che questo giorno è dedicato alla luna, astro e dea delle spose; il martedì porta ricchezza sicura (contraddetta dal proverbio "né di venere né di marte ci si sposa né si parte); 
il  mercoledì è assai propizio; 
il  giovedì reca dispiaceri alla sposa; 
il  venerdì pare che porti disgrazia; 
il  sabato è il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi, per ovvie ragioni, mentre la superstizione popolare lo indica invece come il giorno più sfortunato 
(per fortuna non siamo superstiziosi! :D)

Anche per la scelta dei mesi c'è una antica tradizione:  

Gennaio: per esempio, è mese che porta affetto, gentilezza a fedeltà; 
Febbraio: epoca degli amori e degli accoppiamenti, è il mese migliore per prendere la fatale decisione; 
Marzo: promette sia gioia che pene; 
Aprile: invece promette soltanto gioie; 
Maggio: non va scelto per nessuna ragione ("la sposa maiulina nun si godi la curtina"); 
Giugno: gli sposi avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra e per mare ed è anche il mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l'amore e le nozze; 
Luglio: annuncia fatiche e lavoro per guadagnarsi la vita; 
Agosto: assicura che la vita sarà ricca di cambiamenti; 

Settembre: coprirà gli sposi di ricchezze e allegria (qui invece SIAMO superstiziosi! ^^); 

Ottobre: vuol dire molto amore, ma il denaro stenterà ad arrivare; 
Novembre: porta felicità; 
la neve di Dicembre assicura alla coppia amore eterno.


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